I clavicembalisti

Pubblicato il da mietta

Le origini della musica, che ben fu definita la "regina delle belle arti" si perdono nella remota notte dei tempi. La musica è un bisogno innato dell'uomo. Dal canto si passò agli strumenti... tra questi il clavicembalo che era chiamato anche clavicordo, cembalo, gravicembalo, cimbalo, arpicordo.

Risale al 1440 la più antica descrizione dei clavicembali.

Questi strumenti, appartenenti alla famiglia del clavicembalo, hanno avuto origine quando una tastiera è stata adattata al salterio così le corde, anziché colpite venivano pizzicate.

Il clavicembalo era uno strumento musicale a corde con tastiera che generava il suono col pizzico delle corde.

Il nome deriva dal latino: clavis = chiave e cymbalum = corde parallele tese su una cassa

Il clavicembalo fu il precursore del pianoforte e costituì una modificazione del salterio ebraico e del liuto medioevale.

Una vera letteratura per clavicembalo si afferma solamente nel 1600 con il Frescobaldi e il Pasquini.

I compositori della Scuola Napoletana furono i clavicembalisti più famosi.

Primo fra tutti, Domenico Scarlatti (1685-1757), figlio di Alessandro, che pure aveva composto graziose toccate e che gli fu prezioso maestro.

Domenico Scarlatti che studiò pure col Pasquini scrisse svariate composizioni con le quali determinò gli ultimi sviluppi della sonata già trattata dai suoi predecessori.

Le sue composizioni hanno tali doti di fluidità e di agilità (significativa la celebre Fuga del gatto) e nel tempo stesso tale signorile compostezza da rendere l'opera sua modello del genere.

Pier Domenico Paradisi (1707–1791) divenne celebre compositore e a Londra famoso insegnante di clavicembalo e canto.

Tornato in Italia, divenne un grande compositore clavicembalista; il suo stile subì l'influenza di Alessandro e Domenico Scarlatti.

Domenico Cimarosa nato in provincia di Caserta nel 1749, presso una famiglia povera, dimostrò ben presto il suo talento musicale e al Conservatorio Musicale di Napoli compose messe, mottetti e diventò un bravo clavicembalista e violinista. Anche il Durante e il Porpora scrissero molta e bella musica per clavicembalo.

In Germania, i due grandi maestri Handel e Bach composero geniali musiche per clavicembalo.

Di Handel, si ricordano le Fughe, il fabbro armonioso...

Di Bach abbiamo i capolavori nelle Suites (francesi e inglesi), nelle Invenzioni a due e a tre voci e nella famosa raccolta Il clavicembalo ben temprato.

In Francia, intanto, fioriva, lontano precursore di Claudio Debussy, Francesco Couperin (1668-1733), che, nell'arte del clavicembalo, si distinse fra gli altri con le sue graziose composizioni degne dei deliziosi quadretti del Watteau.

clavicembalo

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