Gli organisti

Pubblicato il da mietta

Le composizioni per organo precedettero tutte le altre, perché tale strumento è il più antico e quello sempre ammesso, per la sua solenne austerità, dalla Chiesa Cristiana.

Le vere origini della musica strettamente strumentale risalgono a tempi relativamente vicini.

Essa derivò dalla musica polifonica vocale, sulla quale si modellò: in un primo tempo, gli strumenti servivano solo per accompagnare e sostenere la voce umana, dalla quale, in seguito, si svincolarono.

L'Italia offre i primi più celebri organisti.

Francesco Landino , detto il Cieco degli Organi ( 1325-1397), ottenne dai suoi contemporanei grande ammirazione per la sua meravigliosa abilità nel suonare l'organo portatile e per le sue composizioni per organo.

Altre brevi composizioni organistiche, modellate su brani polifonici vocali, si possono trovare nel secolo XIV; ma fu nel secolo successivo che apparvero le prime vere espressioni d'arte con organo,in questo tempo, tale strumento era ormai perfezionato.

Nel secolo XV si acquistò grande fama Antonio Squarcialupi (1430-1470), detto Antonio degli organi, organista alla Corte di Lorenzo il Magnifico e alla Cattedrale di Firenze.

Nel secolo XVI, calmatosi alquanto lo sfrenato paganeggiare classicheggiante, e risorto un più vivo interessamento per il culto interiore ed esteriore del cattolicesimo in seguito al Concilio di Trento, gli spiriti, volenti o nolenti, furon ricondotti alla fede con rinnovato ardore e anche la musica sacra strumentale ebbe nuovo e vigoroso impulso.

Claudo Merulo si segnalò per ricercari e toccate per organo; i signori Gabrieli fecero progredire la tecnica della musica organistica, che toccò il suo apogeo con Girolamo Frescobaldi ( Ferrara 1583-Roma 1643), organista di San Pietro a Roma, il quale non soltanto fu veramente grande compositore, ma anche valente esecutore. Il suo stile, che ha l'impronta spiccata della sua personalità, è d'una purezza cristallina: nei ricercari, nelle fantasie, nelle toccate, nelle partite d'intavolatura per organo, oltre alla forza ed evidenza delle idee, si nota una grande ricchezza di modulazioni che sono inerenti al contenuto dell'ispirazione.

Anche Bernardo Pasquini (1637-1710) fu profondo compositore di musica per organo.

In questi ultimi tempi, tenne alte le nostre gloriose tradizioni organistiche il lombardo Marco Enrico Bossi (1861-1925), organista, concertista e compositore fra i migliori dell'epoca nostra.

Sommo organista d'oltr'Alpe è Giovanni Sebastiano Bach, che dell'organo si servì per effondere la forza e la soavità d'una fede profondamente sentita. La sua tecnica contrappuntistica si fonde con l'ispirazione nei preludi, nei corali, nelle fughe, toccate, fantasie, passacaglie.

gli organisti...storia

Con tag musica

Per essere informato degli ultimi articoli, iscriviti:
Commenta il post